mercoledì 4 marzo 2015

Semina!!!

ATTREZZI: Annaffiatoio, piantatoio
TEMPO: 2 ORE

Credo che non esista momento più emozionante, almeno per chi riscopre l'amore per la Natura, di quello di piantare un seme, una piantina o un albero.
E' come se in quel momento fossi tu il custode di un messaggio di Vita da diffondere nel futuro.
E' un'azione che ti riempie il cuore di gioia...e l'effetto è duraturo :-)
L'orto sinergico prevede che nella stessa aiuola vengano seminate almeno una specie di leguminosa, una di liliacea, un fiore e poi gli ortaggi e le verdure che più ci piacciono.
Altra regola è la consociazione tra le piante in quanto esistono quelle che "collaborano" tra di loro è quelle che invece si "pestano i piedi"...
Ecco per esempio una tabella tra consociazioni favorevoli e sfavorevoli:



La mia scelta è caduta su Ceci (leguminosa), Cipolla rossa di Tropea (liliacea), Nasturzio (fiore), Bietola da orto e Spinaci (verdure) e Carote (tuberi), Rucola e Basilico (aromatiche).
Dopo aver acquistato i semi, oltre alle piantine di cipolla, ho notato che le confezioni riportano le distanze tra le piante ma non sempre la profondità a cui posare il seme.
Per cui ho dovuto fare una piccola ricerca su Internet per trovare le informazioni che mi mancavano per ciascuna varietà che avevo scelto.
Prima di seminare mi sono chiesto se era il caso di seguire l'andamento lunare ma ho preferito di non farlo in quanto penso che bisogna fare anche i conti con le giornate di pioggia e tutto il resto.
Quindi, per il momento, per non complicarmi troppo la vita, ho deciso di non seguire le lune e sperare in un pò di buona sorte.
A questo punto ho impugnato l'attrezzo storico che i contadini usano per seminare: il ramo a forma di pistola!!!
Finalmente ho scoperto il suo nome in italiano, anche se in realtà non conoscevo neanche quello dialettale: piantatoio, foraterra o cavicchio!



In questo caso devo ringraziare la lungimiranza di mio padre, che in epoca non sospetta mi ha "forgiato" questo attrezzo da un ramo tagliato durante la potatura di un susino.
Bè credo che sarà il mio portafortuna, il mio compagno di viaggio...
Per la semina ho cercato di rispettare le indicazioni dell'orto sinergico. In particolare ho seminato ceci e carote sul lato superiore del bancale, nasturzi/bietole su un lato obliquo,spinaci/cipolle sull'altro e infine rucola e basilico sulle due estremità dell'aiuola.


Queste sono state le operazioni che ho ripetuto per ciascun seme o piantina:

1) rispettando le distanze indicate sulla confezione dei semi, ho creato un passaggio circolare nella paglia; è in questo momento che mi sono reso conto che la copertura di paglia in alcuni punti era troppo spessa, per cui in futuro spargerò il giusto quantitativo che consenta sì di proteggere il terreno ma di non essere di troppo impaccio nelle operazioni di semina e annaffiatura;

2) ho forato il terreno alla profondità richiesta con il mio piantatoio  (o cavicchio o foraterra) :-)

3) con un abile gesto ho "insinuato" dai 3 ai 6 semini (sono andato per simpatia) nel foro appena creato;

4) ho ricoperto il foro sempre con il piantatoio accertandomi di aver fatto aderire bene la terra ai semi;

5) successivamente avrei dovuto annaffiare ma non l'ho fatto in quanto le abbondanti piogge dei giorni precedenti aveva già reso il terreno sufficientemente umido;

6) non so perchè ma all'inizio mi veniva quasi spontaneo ricoprire nuovamente la terra con la paglia ma mi sono subito corretto in quanto avevo paura che la futura piantina non avrebbe trovato agevolmente la "via per la luce"; inoltre mi è sembrato sensato che lasciando i fori nella paglia avrei meglio individuato i filari di piante così creati.

                                  

Per quanto riguarda le cipolle ho messo a dimora direttamente delle piantine ma la procedura è identica a quella dei semi solo che conviene sempre fare un foro verticale in quanto credo che le piante crescano meglio se non si sentono su un otto volante ;-D
Infine mi sono reso conto che le confezioni dei semi di fiori, nel mio caso di Nasturzio, sono assai scarse, quindi per le future aiuole comprerò due confezioni per volta.

Che dire...la semina è fatta!
Ora non mi resta che attendere un destino favorevole e soprattutto ricordarmi di annaffiare non appena la terrà diventerà secca.
Per il momento non ho ancora finito l'impianto di irrigazione per cui devo per qualche giorno arrangiarmi annaffiando manualmente....comunque....
Incrociamo le dita!!!











domenica 1 marzo 2015

Pacciamatura

TEMPO: 1 ORA
ATTREZZI: Annaffiatoio

Uno dei passaggi fondamentali dell'orto sinergico è la pacciamatura, ovvero la copertura dell'aiuola da coltivare con del materiale organico come paglia,foglie secchie, cartone, lana e tanti altri.
La mia scelta è ricaduta sulla paglia in quanto sembra essere il materiale che dà un miglior compromesso in termini di velocità di decomposizione, nutrimento del terreno, capacità di trattenere l'acqua, facilità di utilizzo, reperibilità.
Per fortuna ogni tanto arriva una manna dal cielo perchè avevo poche speranze di trovare la paglia al supermercato :-D
Infatti ho scoperto che mia suocera aveva un'amica con un'azienda casearia e dove ci sono animali di solito c'è paglia...
Grazie alla generosità dei proprietari ho riempito 2 bei sacconi e mi sono precipitato nel mio orto perchè non vedevo l'ora di mettere...diciamo la ciliegina sulla torta, o meglio sul lavoro duro e faticoso che aveva comportato lo scavo della terra nei giorni precedenti.
Per prima cosa ho bagnato abbondantemente la terra in modo da migliorare l'attecchimento con la paglia.
A tale scopo ho riempito per ben 4 volte il mio annaffiatoio nuovo di zecca da 15 litri, quindi diciamo che in tutto mi sono serviti circa 60 litri di acqua.
Per fortuna, non essendomi ancora attrezzato con i fusti, ho sfruttato il mio invaso artigianale creato durante i primi giorni della mia avventurosa esperienza.
Si tratta di una piccola fossa che ho coperto con un telo di plastica e che nei giorni scorsi le abbondanti piogge hanno riempito come fosse un piccolo stagno.
A questo punto mi aspetto di vedere da un momento all'altro rane e anatre :-D
Una volta bagnato il bancale di terra, ho iniziato a coprire con la paglia semplicemente distribuendola con le mani.



Inizialmente sono partito con grosse quantità ma strada facendo mi sono reso conto che non bisogna applicarne troppa in modo da facilitare poi la futura semina.
Successivamente ho bagnato anche la paglia così posata perchè avevo l'impressione che il vento se la volesse portar via...forse la prossima volta è bene fare la pacciamatura in giorni con vento moderato.
Per maggior sicurezza ho anche poggiato sulla parte superiore del bancale delle assi di legno che avrei poi rimosso il giorno seguente.




In realtà l'idea non è stata delle migliori perchè il peso delle assi ha schiacciato la paglia forse più del dovuto e ho paura che anche il terreno sottostante abbia subito un lieve schiacciamento.
Ciò è importante perchè la terra del bancale che dovrà ospitare le future piantine deve essere abbastanza soffice, altrimenti tutti gli sforzi fatti con lo scavo vanno a farsi benedire.
Per ovviare a questo problema ho deciso che in occasione della pacciamatura della seconda aiuola, una volta posata la paglia, coprirò con semplici rami secchi che riparano dal vento ma non creano un peso eccessivo sul bancale.



Bè a questo punto la cosa si fa interessante perchè il prossimo passaggio è il più importante: la semina!